SERIE TV - LE STRADE DI SAN FRANCISCOSullo sfondo di una delle citt. Per. qualcuno potrebbe sembrare una lotta senza speranza, ma Stone e. Keller sono mossi da un alto senso della giustizia e dalla. Keynes, senza ombra di dubbio, descrive il passaggio epocale da compiere con pi.GIANNI RIVERA, 1943, ex centrocampista di Alessandria e Milan, detto Golden Boy e, da Gianni Brera, l'Abatino. E' stato, nel 1969, il primo Pallone d'oro italiano. Storia della Rivoluzione d'Ottobre. Altri bolscevichi Jaan Anwelt (18 aprile 1884 Orgu, V. Nato da famiglia contadina, fu educato al seminario di Urievski. Matrix e l'inutile pamphlet - La sbornia dell'11 settembre - Filmato sul Pentagono? Giornalisti vergognatevi - Attori contro la versione ufficiale - Attacco. Produzione, distribuzione, impieghi e impatti delle fonti energetiche fossili. Questa relazione non ha la pretesa di esaurire nessun argomento sul tema energetico ed ambientale. Rappresenta esclusivamente invece il tentativo. Ottorino Pietro Alberti, l’umanista barbaricino e cagliaritano, di Gianfranco Murtas. Debbo una spontanea pubblica confessione. All’ultima (e come sempre bellissima) edizione dell’Almanacco di Cagliari, anno 2. Ho retrodatato di un anno la morte del presule, nella sua Nuoro: segnalata al 2. Un errore, o refuso, e del genere, in questo tipo di articoli, . E dunque subito, per scrupolo di coscienza e intenzione riparatrice, ho pensato a come rimediare in aggiunta alle scuse girate al direttore/editore della rivista prestigiosa e cara al sentimento dei cagliaritani. Ho trovato la soluzione anticipando qui, nel sito della non meno prestigiosa Fondazione Sardinia, un testo inedito riguardante il compianto don Ottorino, al quale – dopo una prolungata burrasca – mi legarono tre lustri di intensa privata amicizia. Si tratta del copione – precisamente una autobiografia simulata – che affidai all’arte affabulatoria di Gianluca Medas per la presentazione al pubblico numeroso riunitosi, luned. La manifestazione fu all’insegna di “Omaggio ad Ottorino Pietro Alberti, vescovo umanista” e onor. Davvero da un male di un refuso imbecille pu. E adesso, onorando di nuovo la memoria del vecchio padre, mi piace veramente allargare a molti l’opportunit. Con Nuoro nel cuore, sempre. Nuoro fu fatta provincia il 1. Mio padre Gustavo era il capo dell’Ispettorato agrario provinciale, nativo dell’Aretino, in Sardegna allora gi. Nuorese invece mia madre Nicolosa, una Costa – della famiglia cui apparteneva la tenuta di Valverde, gi. Per me una seconda casa gi. E infatti lo diciamo: “Nostra” Signora di Valverde. Dalle origini toscane ho preso quel tanto di universalit. Ero il secondo: Salvatore prima di me; dopo di me sono venuti Pierino e Mariolina. Da buon toscano, mio padre era portato al linguaggio colorito, ma colorito colorito proprio alla toscana. E’ una interpretazione un po’ azzardata, ma che mi piace. Bella proprio come San Pietro a Roma. D’altra parte mi ricordo che Vindice Satta, il figlio di Sebastiano il poeta, sosteneva che la nostra cattedrale, che . Anche mio padre, come capo dell’Ispettorato agrario, era una autorit. Fu pure messo nel direttivo dell’Opera Nazionale Dopolavoro, responsabile per l’insegnamento professionale della sezione agraria. Mi hanno raccontato che proprio cinque o sei settimane prima che io nascessi, a Nuoro ci fu gran festa per il quinto anniversario della Marcia su Roma e l’insediamento nel nuovo segretario federale. C’erano migliaia di persone, quel giorno, nella piazza del Littorio, cio. Presente anche il vescovo Maurilio, che benedisse tutti e lod! Proprio allora le ferrovie complementari presero a collegare Macomer a Nuoro, sicch. E il liceo venne – almeno come delibera – , appunto in quel 1. Pochi anni dopo, nel ’3. Satta, cui il liceo Asproni contribu. I bombardamenti avrebbero semidistrutto Cagliari, costringendo quasi tutti a sfollare: diverse famiglie cagliaritane vennero proprio da noi, in Barbagia. A Nuoro era stato diffuso un avviso di preallarme, perch. Nei manifesti si davano istruzioni sull’oscuramento, su come proteggere la centrale idroelettrica del Cedrino, si elencavano le precedenze per la protezione delle istituzioni: Prefettura, Opera Balilla, Milizia Volontaria, Poste ed Ospedale, Genio Civile e Banca d’Italia, Carabinieri e Carceri, Intendenza e Provincia. Nel ’3. 4 accogliemmo Umberto, principe di Piemonte; nel ’3. Badoglio, allora mussoliniano fedele. Un po’ marziale e un po’ sportiva, Nuoro. Nel ’2. 9 sorse la polisportiva Nuorese, che iscrisse due o tre anni dopo la sua squadra di calcio al torneo regionale di prima divisione. Nel ’3. 3 fummo tappa del giro ciclistico di Sardegna, organizzato dalla Torres per festeggiare il 3. Il nostro preside era il professor Priamo Marras – autentico maestro di latino e greco –, poi preside del Pacinotti a Cagliari. Eravamo un bel gruppo, dico come studenti, ma un bel gruppo era anche quello dei professori: con Mario Ciusa Romagna di lettere italiane, Giovanni Ciusa Romagna di storia dell’arte e anche di latino – erano i due Ciusa, nipoti del grande Francesco! Me ne dovetti stare qualche quarto d’ora nel corridoio. Del professor Pau (che noi ragazzi, quando ne parlavamo, chiamavamo soltanto “Gavino”, e che era un bravo violinista e anche un falegname, anzi un ebanista provetto) vorrei ricordare, en passant, che cur. Potrei sottoscrivere, e vale qui il discorso che facevo per la cattedrale. Potrei sottoscrivere anche quella sintesi impressionistica che lui propone e che il grande Salvatore Satta ha in altro modo pure lui ribadito nel suo “Il giorno del giudizio”: “Nuoro . Proprietari e pastori, seminati a mosaico, dappertutto. Ma anche fra queste classi privilegiate vi era una distinzione che a ben guardare era profonda e sostanziale: i proprietari di San Pietro erano armentari che vantavano antenati abilissimi ladri di buoi. Dunque il popolo di San Pietro era il pi! Per far entrare gli studenti bisognava ripulire da cima a fondo, disinfestare. Ricordi, solo ricordi. E aggiunsi: “in pochi luoghi come a Nuoro la trasformazione . Per cui, se un tempo la citt! Nuoro borgo selvaggio! Il mio riferimento era alla cattedrale, dove ero stato battezzato e che sempre ho frequentato – bambino, ragazzo, giovanotto, educatore ed animatore di gruppi. Vorrei dire due parole, anzi quattro, sulla esperienza scout. Gli scout a Nuoro c’erano gi! Vi furono dei luoghi in cui lo scoutismo veniva ancora praticato ma in clandestinit. I reparti erano tre: il San Giorgio, in vescovado; l’Argenta, al Rosario; il Mario di Carpegna, con la squadriglia degli Elefanti, nella chiesa di Santa Croce e nei locali di San Carlo: compressivamente eravamo forse trecento, pi! Nel ’4. 7 ero Aiuto Istruttore: studiavo gi. Diciamo che fino alla partenza per l’universit. Pulimmo il terreno, ci procurammo la legna per cucinare e il fuoco per la sera, ci preparammo i pagliericci, e poi ecco i giochi e canti fino al fuoco di bivacco. Erano state montate quattro tende, fu costruito un tavolo per il pranzo comunitario con tanto ovviamente di cucina annessa, si innalzarono le bandiere, sia quella nazionale che la Fiamma. Esercitazioni di pronto soccorso, cucina, Morse e Semaforico con bandierine di giorno e pile elettriche di notte, costruimmo il ponte tibetano, cio. Scrissi a don Raimondo: “Che la malvagit. Ci sono i “diari di bordo” che ciascun reparto compilava, a riepilogare i fatti: compaiono Aquila migrante e Serpente nero. Agricoltori e pastori hanno sempre avuto un rapporto conflittuale, era una conquista della civilt. Fu necessario costringere i pastori e i loro servi a munirsi di carta d’identit. Fece molti sforzi per migliorare la produttivit. Non mi riferisco adesso alle opposizioni politiche che erano state zittite, e se dicevano ba. Era del Sassarese, ma il processo si celebr. Ci furono anche vari abboccamenti per pagare il riscatto, ma Maria ormai era morta, sepolta in campagna, fra Olzai e Ollolai. Il capo, Antonio, che era difeso dall’avvocato Mario Berlinguer, il padre del futuro segretario del PCI, venne condannato alla pena di morte e fucilato a Prato Sardo, di mattina presto, a marzo. Il plotone era di quattordici uomini. Sembra che, arrivando ammanettato in carrozza al posto della esecuzione, egli abbia chiesto perdono dei suoi omicidi, gridandolo ai parenti delle vittime che erano l. Nell’anno in cui sono nato io in Sardegna c’erano stati 1. Andammo a Roma, a San Pietro, con monsignor Calvisi. Avevamo la nostra bandiera dei Quattro mori, la nostra bella divisa, il nostro bel cappello. Tutti erano entusiasti, i superiori – ricordo padre Calaresu – , i professori, soprattutto i chierici. Monsignor Calvisi era stato intanto trasferito alla Solitudine, e dunque lavorava in casa! L’associazionismo cattolico nuorese era in generale ben organizzato. Funzionavano allora, in duomo, l’Unione Cattolica Ortobene, il Circolo Giovanile Giosu. Avvenne nella cappella dell’episcopio. Il battesimo – l’ho accennato prima – era stato in cattedrale; offici. E a quanti battesimi, a mia volta, avr. Il giorno della discussione della tesi vennero a Pisa, dalla Sardegna, diversi amici e compagni del tempo del liceo. Ci riunimmo poi al ristorante, e infine quando tutti ripartirono io me ne andai a Roma ad iscrivermi alla Lateranense. Parlando con mio padre glielo avevo detto: “Pap. E sono contento di averti fatto mantenere la parola. Ma io ho un’altra vocazione che pu. E tutti, in specie a casa, genitori e zii, mi avevano incoraggiato, anche se poi mi. La Provvidenza, dovrei concludere, mi ha dato il tempo di accontentarli, e di. Potrei aggiungere – perch. E chi volesse controllare nel registro anagrafico internazionale degli enzimi troverebbe questa mia piccola. Titolo della pubblicazione: “La Flora blastomicetica di alcuni vini tipici sardi”. Subito dopo la laurea me ne andai a Roma, mi iscrissi al Seminario Romano Maggiore – era il 1. Pontificia Universit. Furono cinque- sei anni di studio intensissimo, fortunatamente con molti rientri a Nuoro. Il Seminario Romano, si sa, . Egli fu il segretario generale del Concilio Ecumenico Vaticano II, e nel 1. E sacerdote, a Nuoro, tre mesi dopo – il 1. Insieme con lui c’erano molti preti, fra i quali, ad impormi le mani, don Salvatore Floris, poi a lungo vicario generale a Nuoro, mio amico fraterno. Vorrei dire di quei giorni. Proprio in quello stesso marzo, prima di Pasqua (che cadeva il 1. C’era don Delogu, il parroco che aveva dato notizie storiche sulla parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Allora ripresi alla grande, anche se fu soltanto per un anno o poco pi. Egli era a Nuoro, l’ho detto, da una decina d’anni, e si era fatto tutto barbaricino, parlava il barbaricino, era presentissimo nelle parrocchie, sempre molto impegnato a favorire la pace dove c’era disamistade, inimicizia tra persone, tra famiglie o clan, tra paesi. Fu un vescovo della pace, partecip. Gli ho dedicato un lungo scritto, pi.
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December 2016
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